XIV Convegno Regionale Caritas Parrocchiali Sardegna

12 Maggio 2025

Sabato 10 maggio, nella suggestiva cornice della Chiesa di San Michele Arcangelo a Olbia, si è svolto il XIV Convegno Regionale delle Caritas Parrocchiali della Sardegna, dal titolo “L’Anno di Grazia del Giubileo: Organizzare la Speranza”. L’incontro ha rappresentato un importante momento di riflessione, condivisione e confronto per tutti gli operatori e i volontari delle Caritas presenti sul territorio regionale.

La giornata è stata arricchita dalla celebrazione di un anniversario particolarmente significativo: i 50 anni della Caritas Diocesana di Tempio-Ampurias, mezzo secolo di servizio silenzioso ma costante a fianco delle persone più fragili. L’apertura del convegno è stata dedicata proprio a questo traguardo, attraverso le testimonianze di don Sandro Serreri, don Gianni Sini e del direttore diocesano Domenico Ruzittu, che hanno ripercorso le tappe principali di un cammino fatto di ascolto, presenza e prossimità.

A moderare i lavori è stato don Marco Statzu, Delegato regionale di Caritas Sardegna, che ha guidato i diversi momenti della giornata con equilibrio e profondità. Tra gli interventi più attesi, quello di Mons. Antonello Mura, Presidente della Conferenza Episcopale Sarda, e di Rocco Pezzullo, della Segreteria nazionale di Caritas Italiana. Entrambi hanno offerto riflessioni dense e stimolanti sul valore della speranza cristiana e sul ruolo della comunità ecclesiale nell’essere segno concreto di questa speranza, soprattutto in tempi di incertezza e cambiamento.

Nel pomeriggio, dopo un intermezzo musicale, spazio al confronto diretto con i volontari: un momento partecipato e autentico, in cui le domande, le esperienze vissute e le testimonianze personali hanno arricchito il dialogo, rendendo visibile il volto plurale e generativo della Caritas.

Il convegno ha rappresentato così un’occasione preziosa per guardare con gratitudine al passato e con fiducia al futuro. Un momento di comunione che ha rinnovato l’impegno a “organizzare la speranza”, traducendola in gesti concreti, relazioni autentiche e servizio quotidiano accanto a chi vive situazioni di difficoltà.